Abbiamo già identificato precedentemente quali sono le cause che possono provocare dolore alla zona lombare.
In casi di forti dolori è sempre bene andare dal medico curante, se si tratta di lombalgia cronica invece, potete consultare un’Osteopata.
L’osteopata dopo un’accurata analisi della storia clinica e dopo aver effettuato un esame fisico generale, è in grado di indirizzarvi da uno specialista se ce ne fosse bisogno, oppure se lo ritiene opportuno di effettuare un trattamento osteopatico mirato a togliere la causa della lombalgia.
Il trattamento osteopatico della lombalgia ha l’obiettivo di ripristinare la funzionalità del corpo. L’osteopata, dopo aver valutato attentamente la tipologia di dolore, la durata dei sintomi e le limitazioni di movimento assieme ad un controllo della muscolatura e dei legamenti, effettua una correlazione tra postura, apparato muscoloscheletrico, viscerale e craniosacrale in modo da individuare la vera la causa e trattarla.
L’osteopata si appoggia sempre a medici specialisti, in caso di necessità chiederà al paziente di rivolgersi al medico indirizzando per un approfondimento più specifico qualora ce ne fosse bisogno.
La diagnosi per immagini può essere un aiuto importante, in base all’ipotesi di diagnosi, il medico vi indicherà quale esame è necessario per certificare la vera causa, quindi radiografia, risonanza magnetica o densitometria possono essere richieste a seconda della diagnosi effettuata.
Se si pensa a cause di lombalgia più gravi, come infezioni o tumori, il medico potrà indicarvi di effettuare esami più specifici.
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
- RADIOGRAFIA DELLA COLONNA LOMBARE (RX)è la tecnica per immagini più frequentemente richiesta dai medici, usata per identificare fratture ossee. L’Rx, ha la capacità di evidenziare le strutture osse ed un possibile disallineamento vertebrale o frattture. Tutti i tessuti molli, come muscoli, legamenti o dischi intervertebrali non sono visibili con la radiografia convenzionale.
- La TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA, o la tomografia assiale computerizzata (TAC)è usata per vedere le strutture della colonna vertebrale che non possono essere viste dalla radiografia, come una lesione del disco, una stenosi spinale oppure tumori. Utilizzando un computer, la TAC crea un’immagine tridimensionale dell’area studiata.
- RISONANZA MAGNETICA (RM)utilizza una forza magnetica al posto di raggi x per effettuare un’immagine al computer. Un RX fa visualizzare solo la struttura ossea, mentre la RM riproduce l’immagine anche dei tessuti molli, come muscoli, legamenti, tendini e vasi sanguigni. Una risonanza magnetica può essere richiesta dal medico in caso di sospetta patologia più grave del dolore lombare (come infezioni, tumori, infiammazioni, interessamenti nervosi e discali o stenosi spinali). La risonanza magnetica è una tecnica non invasiva per identificare una condizione possibile di trattamento chirurgico. Solitamente, nella maggior parte dei casi, con l’analisi del paziente, se non sono presenti “red fags”, la risonanza magnetica non è necessaria nella prima fase della lombalgia.
- L’ELETTROMIOGRAFIA (EMG) e l’ELETRONEUROGRAFIA (ENG)sono esami minimamente invasivi, utilizzati principalmente per confermare un sospetto interessamento radicolare lombare, ovvero, dolore lombare causato dalla compressione dei nervi periferici o dall’ernia discale. Questi esami verificano l’attività elettrica del muscolo, e possono identificare una debolezza muscolare dovuta dal controllo nervoso. Vengono inseriti piccoli aghi nei muscoli per misurare l’attività elettrica trasmessa dal cervello o dal midollo spinale di una specifica area del corpo. Sono effettuati anche test di conduzione nervosa motorie e sensitiva per verificare l’integrità del sistema nervoso periferico.