Patologie della podologia che possono influenzare lo sport:
Oltre alla Tendinite già descritta (v. Patologie del piede – Tendinite ) della tendinite del medio gluteo , della briglia, o degli adduttori (inguine), gli atleti possono essere soggetti a specifiche patologie da sovraccarico meccanico a causa della loro sollecitazione durante l’attività specifica sportiva , e anche, come sempre, incoraggiati dal proprio stato precedente posturale (ad esempio l’instabilità e piedi valgo).
Sindrome della bandeletta ileotibiale:
Chiamata anche sindrome TFL (tensore della fascia lata) o sindrome del tergicristallo è una tendinite della fascia lata (chiamato anche nastro o del tratto ileo-tibiale perché è attribuita all’ileo e alla tibia).
E’ favorita da una disfunzione posturale (come tutte le tendiniti), e in particolare da un ginocchio varo e / o da un piede valgo. (Vieni 2003) Sport molto intensi con il ginocchio in flesso-estensione hanno più probabilità di essere responsabili di questa condizione: corsa, ciclismo.
Shin splints
Infiammazione degli attaccamenti del muscolo e delle membrane interossee verso la tibia (osso medio-tibiale) all’interno della parte anteriore della gamba inferiore. Nota: la sofferenza medio-tibiale è un’espressione largamente usata e può riferirsi a parecchi traumi della gamba inferiore. Il focus della descrizione sopradetta riguarda l’infiammazione.
Sintomi: Dolore o dolenzia lungo la parte interna dell’osso medio-tibiale, usualmente circa a metà strada in giù della tibia. I dolori possono stendersi fino alle ginocchia. Dolore nella palpitazione dell’osso medio-tibiale. Il dolore è più severo all’inizio della corsa, ma può scomparire durante l’allenamento, non appena i muscoli si scaldano. Questo tipo di sofferenza è diversa da una frattura da stress, dove c’è il dolore durante l’attività di portare peso (passeggiata, salite di scale).
Cause: Muscoli del polpaccio inflessibili e tendine d’Achille teso mettono più stress agli attaccamenti del muscolo. Pronazione eccessiva (i piedi ruotano troppo all’interno nell’impatto al suolo), corsa sopra superfici dure. Scarpe inadeguate od usurate. Eccessivo allenamento o un aumento veloce di carico od intensità. I corridori principianti sono i più suscettibili a questo problema per varie ragioni, di solito è dovuto al fatto che i muscoli della gamba non sono stati preparati ed allenati al lavoro prima di iniziare l’allenamento.
Molto dolorosa, che colpisce soprattutto i corridori, soprattutto se la gara si svolge su terreni duri. La scintigrafia o la RMN possono essere utili in caso di dubbio.
La Sindrome compartimentale
La sindrome compartimentale è una condizione dolorosa correlata all’aumento di pressione all’interno di un compartimento muscolare. L’aumento pressorio può determinare una diminuzione del flusso sanguigno, per compressione diretta dei vasi, portando alla diminuzione di ossigeno che arriva alle cellule nervose e muscolari
La sindrome compartimentale può essere acuta o cronica.La sindrome compartimentale Acuta è un’emergenza medica, solitamente causata da un grave trauma. Se non trattata tempestivamente può portare ad un danno muscolare e nervoso permanente
La sindrome compartimentale Cronica è più frequentemente correlata all’attività sportiva, per un aumento di volume della massa muscolare all’interno di 1 compartimento. Questa può limitare l’attività fisica regolare con l’insorgenza di dolore marcato.
Le forme più frequenti sono:
La Sindrome compartimentale della gamba
La Sindrome compartimentale del braccio
DEFINIZIONE
COMPARTIMENTO:
Il compartimento è formato da un gruppo di muscoli, nervi e vasi contenuti in una membrana esterna chiamata fascia.
Il ruolo della Fascia è quello di mantenere queste strutture compattate al loro posto, per questo è poco elastica e non ha possibilità di espansione.
CAUSE
Lo spazio all’interno di un compartimento non è espandibile, in quanto la fascia che definisce i compartimenti stessi non è elastica.
La Sindrome compartimentale si sviluppa quando c’è un aumento del volume muscolare o in caso di sanguinamento, la pressione interna determina una compressione dei vasi e dei nervi, che se protratta può causare danni permanenti.CAUSE DELLA SINDROME COMPARTIMENTALE ACUTA:
- 1.Frattura
- 2.Contusione muscolare violenta
- 3.Ripristino del flusso vascolare dopo interruzione della circolazione
- 4.Traumi ad alta energia
- 5.Uso di steroidi anabolizzanti
- 6.Compressione ab extrinseco dovuta a bendaggi o gessi
CAUSE DELLA SINDROME COMPARTIMENTALE CRONICA
La causa principale dell’insorgenza di questa patologia è l’esercizio fisico.Gli atleti che partecipano ad attività che comportano l’uso ripetitivo di gruppi muscolari, come la bicicletta, la corsa, le arti marziali e il nuoto, sono più predisposti allo sviluppo di questa sindrome.Solitamente la sintomatologia recede dopo l’interruzione dell’esercizio fisico e solitamente non comporta danni permanenti.
Cause/meccanismi:
Vedere Patologie del piede – cause e meccanismi : questi sono gli stessi, con una quota maggiore d’influenza degli infortuni sportivi.
Trattamento:
Tali patologie sono meccaniche, il trattamento più appropriato è fisico: è necessario correggere il difetto di postura, soprattutto con le solette posturali, che possono migliorare la stabilità (sono utili per tutti gli sport), lavorando in modo semplice e non invasivo, riallineando le catene muscolari, e limitando l’anticipazione della linea di carico e i cedimenti plantari . (Hayda et al 1994, Burgess et al 1996 Janin 2003). (Vedere Trattamenti posturali ) Spesso è utile combinare le correzioni posturali (stimolazioni fini) con correzioni meccaniche (scarichi e barre retrocapitate): vedi la podologia .
NB: La correzione della postura può ridurre o eliminare il dolore e ridurre il rischio di recidiva. Per chi fa jogging, a causa dei vincoli particolarmente importanti, si consiglia di rinnovare le solette posturali ogni 500 – 800 km.Essendo io stesso un atleta So che questo è difficile da sentire (e io lo condivido), ma è importante capire che fino a quando la sollecitazione sarà presente, sarà molto difficile se non impossibile di liberarsi della sua condizione. Spesso è meglio essere ragionevole e fermarsi per alcune settimane, fino a quando i tessuti si rigenerano, per poi riprendere gli allenamenti gradualmente (lo stretching e l’idratazione prima e dopo l’attività sportiva, sono indispensabili).
Essere ragionevoli non significa sempre per uno sportivo un completo stop: bisogna prestare attenzione alle reazioni del proprio corpo e di obbedire (e credetemi ne vale la pena).Se l’esercizio o il gesto sportivo diventano trigger o aumentano il dolore, dobbiamo fare di meno, o farne un altro, che non causa dolore. Infine, il miglior trattamento è la prevenzione (anche se è un argomento che sembra tabù in Italia).
Gli atleti possono soffrire di altre malattie, traumi (fratture, distorsioni, fratture da stress, in particolare del secondo metatarso, lussazioni, rotture tendinee o il crampo della gamba), che non mi rivolgo qui. Trattamento ortopedico in emergenza (gesso), o chirurgico, riabilitazione e fisioterapia. Le solette possono essere utili in un secondo tempo per facilitare la ripresa dello sport e ridurre il rischio di recidiva.
NB: Le informazioni fornite in questo sito sono destinate a migliorare, e non a sostituire, le relazioni esistenti tra paziente (o visitatore del sito) e il suo medico.