Questo dovrebbe farci pensare che bisogna mantenerlo bene e a curarlo adeguatamente.
I problemi ai piedi, infatti, sono più diffusi di quel che si pensi. È stato stimato che coinvolgono il 78% degli italiani cioè, 34 milioni tra bambini, adulti e anziani. Né possiamo stupirci se consideriamo che è proprio il piede che sopporta tutto il peso del corpo e subisce, quindi, uno stress non indifferente che può, fra l’altro, derivare, da calzature, magari belle a vedersi, ma spesso troppo strette e scomode o, più frequentemente, dai tacchi a spillo che tanto piacciono alle signore. Non a caso l’insorgenza di vesciche, ipercheratosi (volgarmente detti calli) e duroni non sono incidenti di percorso o eventi casuali, ma logiche conseguenze di un uso prolungato di una calza troppo ruvida, o di una scarpa non conformata al piede, ma anche di un appoggio alterato (la cosiddetta postura) . E tutto ciò, è ben noto a chi svolge attività per le quali occorre stare in piedi, ma soprattutto agli anziani, il 70% dei quali soffre di patologie podaliche.
Ma perché il benessere nasce dai piedi?
Perché dal piede dipende la deambulazione, l’equilibrio, la postura e quant’altro interessi l’intero organismo. In altre parole la salute e la qualità della vita della persona. Nel bambino che inizia a muovere i primi passi, nell’adolescente che fa attività sportiva, nell’adulto che deve mantenere la propria integrità fisica ed efficienza lavorativa e nell’anziano che vuole assicurarsi l’autonomia di movimento. Come ogni altro organo , il piede va salvaguardato, in quanto proprio da esso possono avere origine disturbi e patologie che interessano le parti superiori del corpo.La prevenzione delle patologie podaliche è quell’insieme di azioni volte a ridurre i fattori di rischio che favoriscono l’insorgere di una patologia.
Una diagnosi precoce, soprattutto in età infantile, consente al podologo di contrastare l’insorgere di anomalie a carico degli arti inferiori che potrebbero aver conseguenze gravi in età adulta.
Normalmente si consiglia la visita di screening del piede ai pazienti considerati più a rischio:
Bambini (3-5 anni): con controlli periodici ogni 6 mesi fino ai 9 anni per controllare il regolare sviluppo muscolo scheletrico degli arti inferiori e la deambulazioneAnziani: per garantire il più a lungo la funzionalità degli arti, la loro autonomia, evitando quindi allettamenti che richiederebbero lunghe terapie riabilitative per il ritorno alle attività quotidiane
Pazienti affetti da patologie sistemiche : artrite reumatoide, diabete mellito, vasculopatici, neuropatici, etc…
Qui sotto illustrerò alcune tra le patologie podaliche più comuni. Questa vuole essere semplicemente una breve guida per focalizzare il proprio problema e di risolverlo in breve tempo attraverso gli specialisti che operano nel campo della podologia
NB: Le informazioni fornite in questo sito sono destinate a migliorare, e non a sostituire, le relazioni esistenti tra paziente (o visitatore del sito) e il suo medico.