Le Dismetria degli arti inferiori è una locuzione usata comunemente in ambito ortopedico per indicare una differenza di lunghezza dei segmenti ossei degli arti inferiori, una condizione che, perlomeno dal punto di vista funzionale, è più frequente di quanto non si sia portati a ritenere. In realtà, per amor di precisione, per indicare detta condizione si dovrebbe utilizzare il termine eterometria; dismetria è infatti un termine appartenente all’ambito neurologico, con esso si indica la mancanza di misura nei movimenti compiuti volontariamente da un soggetto; tali movimenti possono risultare eccessivi o, al contrario deficitari.
Dismetria degli arti: falsa o reale?
Per quanto possa risultare strano, diagnosticare una dismetria degli arti (condizione nota anche come “gamba corta”) non è questione di poco conto. La difficoltà diagnostica è legata al fatto che gli arti inferiori non sono costituiti da segmenti scheletrici unici, ma, al contrario, da tre componenti che hanno come estremi anca, ginocchio e articolazione sottoastragalica, componenti il cui posizionamento può dar luogo a una variazione della lunghezza globale dell’arto inferiore che non è reale, bensì funzionale. Sarebbe pertanto scorretto porre una diagnosi di dismetria reale degli arti basandosi soltanto sulla valutazione della dismetria delle creste iliache (la cresta iliaca è il margine superiore dell’osso iliaco, a forma di S che delimita il bacino).
Un’errata diagnosi può portare, com’è facilmente immaginabile, a errori nella prescrizione di eventuali rimedi. La prescrizione di un rialzo per correggere una falsa dismetria non solo può essere totalmente inutile, ma, nella peggiore delle ipotesi, addirittura dannosa.
La falsa dismetria – È il caso più comune. Esistono varie condizioni che possono essere causa di una falsa dismetria; tra queste si ricordano:
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anormale ossificazione del bacino
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basculamento dell’osso iliaco
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fissazione viscerale
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retrazione muscolare dello psoas
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rotazione del bacino
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scoliosi lombare
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sindrome del piriforme
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valgismo del calcagno
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valgismo del ginocchio
Alla luce di quanto sopra esposto si comprende quanto sia necessaria un’attenta valutazione della situazione del soggetto prima di avventurarsi nella prescrizione di un rialzo.
Tale valutazione può essere effettuata con l’aiuto di esami quali la radiografia della linea cotiloidea e la scansioscintigrafia (una scintigrafia eseguita esplorando la zona in esame scorrendo l’apparecchiatura avanti e indietro), test osservazionali e test osteopatici atti a valutare l’eventuale presenza di basculamento del bacino.
Di notevole importanza è l’attenta osservazione del soggetto. L’esame obiettivo prende in considerazione sia la posizione eretta sia quella seduta.
Con il soggetto in stazione eretta lo specialista dovrà verificare l’eventuale incoerenza fra l’inclinazione del bacino e un arto inferiore che, perlomeno visivamente, appare più deformato. Il test in posizione seduta consente di rendere https:\/\/www.dottordavidemambrin.ita l’influenza degli arti inferiori sul basculamento del bacino. Nel caso che in posizione seduta il bacino sia correttamente allineato rispetto a quanto accade nella stazione eretta, il basculamento è causato dall’arto inferiore.
Dismetria reale – Una dismetria reale degli arti (eterometria) non è un’evenienza molto comune. La vera dismetria può essere dovuta o a un incremento patologico (si può parlare in questo caso di ipermetria) o a un ritardo di accrescimento con accorciamento (ipometria) di uno degli arti inferiori. Anche se reale, la dismetria non è sempre facilmente individuabile dal momento che bacino e colonna vertebrale possono mettere in gioco diversi atti compensatori. Se la dismetria è minima, non è affatto improbabile che trascorrano molti anni prima che essa venga diagnosticata.
Una reale dismetria degli arti inferiori può essere congenita oppure acquisita e le cause del problema possono essere le più disparate (processi infettivi, traumi, patologie ossee ecc.). Schematizzando al massimo possiamo suddividere le cause in malformative e post-traumatiche. Nelle prime rientrano tutti quei processi morbosi che interessano le ossa compromettendone la crescita come per esempio la malattia di Legg-Calvé-Perthes (malattia pediatrica caratterizzata dalla necrosi della testa del femore), l’osteosarcoma, patologie neurologiche o neoplastiche ecc. Tra le seconde troviamo soprattutto i traumi derivanti da incidenti stradali o sul lavoro.
La crescita alternativamente a destra e a sinistra, piccole differenze di lunghezza sono comuni nei bambini e solitamente sono innocue si deve semplicemente assicurarsi che il bambino si adatti bene. Valutare la qualità della mobilità e della stabilità (vedi equilibrio posturale ), e fare una correzione, misurata e progressiva, nel caso opposto (vedi trattamenti posturali).