L’onicomicosi è un’infezione comune dell’unghia e colpisce approssimativamente il 6% della popolazione adulta. Il trattamento delle onicomicosi è impegnativo perché l’infezione è all’interno dell’unghia; la parte parassita presenta alterazioni del colore, superficie opaca e irregolare, lamina ispessita friabile e scollata dal letto ungueale, margine libero frastagliato e spesso arretrato.
La rimozione completa dei sintomi è lenta e può richiedere anche più di un anno.
Diverse terapie topiche (es. ciclopirox) e sistemiche orali (es. itraconazolo) sono state utilizzate in passato per trattare l’onicomicosi.
Tali terapie antimicotiche oltre ad avere un successo clinico modesto, presentano anche e etti collaterali comuni, come mal di testa, disordini gastrointestinali e cutanei.
Oggi esiste un nuovo approccio non invasivo per il trattamento dell’onicomicosi che utilizza un fascio laser, la cui lunghezza d’onda è assimilata dai microbi patogeni.
L’energia assorbita viene convertita in calore, e l’innalzamento di temperatura che ne consegue, disattiva termicamente il microorganismo patogeno senza danneggiare i tessuti circostanti.
Il trattamento indolore si ha in quanto la specifica lunghezza d’onda utilizzata da KLASER di 980nm ha l’effetto disattivante per l’organismo parassita; in più, la durata temporale degli impulsi applicati, dell’ordine dei ms, è inferiore al tempo di rilassamento termico della pelle (dell’ordine dei 10 ms) e questo consente il confinamento termico dell’energia assorbita.
Il trattamento dell’onicomicosi consiste in 4 trattamenti effettuati al giorno 1, giorno del primo trattamento e dopo 7, 14, 21 giorni. Nei casi particolari tale protocollo può essere variato.Con il trattamento Klaser si ha la regressione nel 70-80% dei casi, miglioramento clinico della lamina, porzione di ricrescita con aspetto normale, assenza di complicanze e assenza di dolore. Essendo il trattamento non invasivo si può, in ogni caso, ripetere o potenziare.