Patologie che possono influenzare podologia sport:
Ci sono varie zone dove può insorgere La Tendinite come già accennato (v. Patologie del piede – Tendinite) vediamo queste zone: zona lombare e del medio gluteo o del piiriforme (molte volte confusa come lombalgia perché il dolore si irradia sui lombari); la zona del pube dovuta prevalentemente da una tendinopatia dell’ileopsoas o degli adduttori (la zona interessata è inguine); la zona della fascia lata che porta un dolore simil sciatalgico; la zona del tallone/caviglia che èin prossimità dell’inserzione di vari tendini (tibiale posteriore, peroniero lungo, peroniero breve, gastrocnemio) che possono dare dolori confusi con talloniti o fasciti. Gsono i soggetti più a rischio di patologie a carico di questi tendini che li portano ad una instabilità dei piedi.
Sindrome di banda ileotibiale:
Chiamata anche sindrome TFL (tensore della fascia lata) o sindrome del tergicristallo è la tendinite della fascia lata (chiamato anche nastro o del tratto ileotibiale perché attribuisce all’ileo e tibia).
E’ favorita da una disfunzione posturale (come tutte le tendiniti), e inparticolare con un ginocchio varo e / o il piede valgo. Sport con carichi intensi sul ginocchio in flesso-estensione hanno più probabilità di essere i responsabili di questa condizione: ad esempio corsa, ciclismo.
Stecche Shin:
Si tratta di un micro trauma sul margine anteriore interno della tibia provocando una reazione dello strato di superficie dell’osso (periostio). E’ molto dolorosa, e colpisce soprattutto i corridori, soprattutto se la gara si svolge su terreni duri. La scintigrafia o la RMN possono essere utili in caso di dubbio.
Sindrome compartimentale:
Questo è un aumento di pressione in una scatola muscolare (muscoli sono compartimenti stagni in scatole separate dalla fascia), di solito il vano anterolaterale della gamba. Essa è caratterizzata da dolore (grave) avviene sempre dopo la stessa durata dell’esercizio (per la forma cronica). Deve essere una misura la pressione nel compartimento muscolare per confermare la diagnosi. Il trattamento consiste nell’adattare lo sforzo. Quando si verifica il dolore, interrompere immediatamente lo sforzo, sollevare la gamba e mettre del ghiaccio. Un intervento chirurgico di emergenza è necessario se il dolore non si placa da solo dopo l’arresto esercizio (rischio di necrosi).
Cause / meccanismi:
Vedere Patologie del piede – cause e meccanismi : questi sono gli stessi, con una quota maggiore l’influenza degli infortuni sportivi.
Trattamento:
Tali patologie sono meccaniche, il trattamento più appropriato è fisico: è necessario correggere il difetto di postura, soprattutto con solette posturali, che possono migliorare la stabilità (è utile per tutti gli sport), riallinearsi facendo lavorare tutte le catene muscolari. (Hayda et al 1994, Burgess et al 1996 Janin 2003). (Vedere Trattamenti posturali ) Spesso è utile combinare le correzioni posturali (stimolazioni fini) correzione meccaniche (suole blister): vedi la podologia .
NB: La correzione della postura può ridurre o eliminare il dolore e ridurre il rischio di recidiva. Per chi fa jogging, a causa dei vincoli particolarmente importanti, si consiglia di rinnovare le suole ogni 500 – 800 km.
Essendo io stesso un atleta. So che questo è difficile da sentire ma è importante capire che fino a quando la sollecitazione sarà presente, sarà molto difficile se non impossibile di liberarsi di questa condizione. Spesso è meglio essere ragionevoli per alcune settimane, fino a quando i tessuti si rigenerano, per poi riprendere gli allenamenti gradualmente (è fondamentale lo stretching e l’idratazione prima e dopo l’attività sportiva). Essere ragionevoli non significa sempre un completo stop sportivo!: Prestare attenzione alle reazioni del proprio corpo e di obbedire (ne vale la pena). Se durante l’esercizio o il gesto sportivo aumenta il dolore, dobbiamo fare di meno, o farne un altro, che non causa dolore. Infine, il miglior trattamento è la prevenzione (anche se è un argomento che sembra tabù in Italia).
Gli atleti possono soffrire di altre malattie, traumi (fratture, distorsioni, fratture da stress, in particolare del secondo metatarso, lussazioni, rotture tendinee o a carico della gamba), in questo caso al trattamento ortopedico in emergenza (gesso), o chirurgico, e alla riabilitazione e fisioterapia si può abbinare una riabilitazione plantare e dell’appoggio! Le solette propriocettive o i plantari biomeccanici possono essere utili in un secondo tempo per facilitare la ripresa di sport e ridurre il rischio di recidiva.